di Aristofane

Guardarsi allo specchio non è un’azione banale. Spesso ci si ritrova a fare i conti con i propri desideri e le proprie ambizioni, che non sempre riusciamo a realizzare, o per lo meno a realizzare come davvero vorremmo. Altre volte sono le nostre paure ed insicurezze a venire a galla, e ci domandiamo come affrontarle e sconfiggerle. Il nostro riflesso, insomma, ci restituisce un’immagine di noi stessi di cui non sempre siamo completamente consapevoli, presi come siamo dalla frenesia e dalla fretta che regolano le nostre giornate. Immersi nelle mille occupazioni quotidiane, spesso non lasciamo che questi pensieri abbiano il giusto sviluppo, e così li teniamo là, fermi, pronti a scappare dalla loro prigione fatta di azioni quotidiane, utili e meno utili, che ripetiamo ogni giorno. Prendersi il tempo per pensare ci aiuterebbe a rivalutare le nostre convinzioni, le nostre idee, il nostro modo di pensare.

Mi chiedo cosa vedrebbe questa Italia se si guardasse allo specchio. Io ho delle idee ben precise su diversi temi, e spesso mi accorgo di essere sì pronto ad ascoltare chi non la pensa come me, ma non così incline a soffermarmi su queste diverse convinzioni per soppesarle, vagliarle criticamente e, in caso, farle mie. E questo mi porta a mettere in dubbio alcune cose, a chiedermi se sono poi così vere quei convincimenti su cui baso il mio pensiero e su cui formo idee ed opinioni.

Per questo mi chiedo cosa vedrebbe questa Italia se si guardasse allo specchio. Sono solo io che, quando penso ai desideri ed alle ambizioni che questo paese ha, vedo poco, vedo fumo e cenere, scarse possibilità per i giovani e per chi si impegna a fondo in quello che fa? Sono davvero così pessimista da sbagliarmi, da scorgere nella maggior parte dei giovani solo voglia di andarsene e sfiducia nelle istituzioni e nella politica, mentre in realtà tutti sono contenti della situazione attuale e fiduciosi nell’avvenire?

Mi chiedo se solamente io, guardando all’Italia e a chi ne fa parte, vedo politici trasformati in affaristi, preti divenuti mostri, mafiosi e delinquenti diventati uomini potenti, regole e leggi relegate al rango di qualcosa che si possa decidere se osservare o meno, informazione servile ed appiattita sulle tesi del potere, scuola sfasciata, disprezzo per la cultura, razzismo e  xenofobia ormai sdoganati.

Cosa vede l’Italia quando si guarda allo specchio? Riesce a individuare una via d’uscita, un modo per sconfiggere il Sistema, con la s maiuscola, fatto di ricatti, malaffare, soldi e potere che è diventato ormai il nostro Paese? C’è un modo per fermare questa deriva? E soprattutto, come possiamo noi giovani a partecipare a questo processo? E’ sufficiente informarsi, conoscere i fatti e gli avvenimenti e raccontarli a quante più persone possibili? A volte sono sicuro che basti, altre volte mi sembra una soluzione ridicola. E allora come spezzare le catene fatte di indottrinamento televisivo, menzogne, mafia e ignoranza che ci circonda?

Tra qualche anno vorrei fare il giornalista. Vorrei poter contribuire a quel processo di “liberazione”, di uscita dalla situazione attuale. Ma, guardandomi allo specchio, a volte mi chiedo se ne sono capace, se la mia voce ed il mio impegno possano servire a qualcosa, se vi sia realmente modo di uscirne e, soprattutto, se ne valga davvero la pena.

commenti
  1. chinonrisica ha detto:

    Bravo! C’è bisogno di giornalisti come quello che potresti diventare. Prenditi il tempo per pensare e per essere felice

  2. StrongAle ha detto:

    (rimanendo in ambito politico) credo che Fini oggi abbia dato un chiaro esempio di una persona che guardandosi allo specchio non si è piaciuta e non intendo nel senso estetico: “ma davvero è di destra cancellare processi, discriminare bambini, farsi scrivere la Costituzione italiana dalla Lega?”… si è visto immagine di un partito delle quali idee si vergogna!

  3. montelfo ha detto:

    era anche ora che Fini si svegliasse! Speriamo che si smarchi davvero da questa finta destra, che non rappresenta valori ma solo interessi, per crearne una nuova, che incarni quegli ideali che sono propri di una destra vera. Questo diventerebbe importante anche per creare un’opposizione finalmente efficace, non come quella che abbiamo ora!

    Aristofane

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