Il senatore Marcello Dell’Utri è stato assolto per il reato contestato di “concorso in associazione mafiosa”, limitatamente al 1992: i fatti di epoca successiva non sussistono. Una buona notizia? Non proprio, perché è stata confermata la condanna a 7 anni di reclusione per il medesimo reato, contestato FINO alla data del 1992.

Mirabile la puntualità del Tg1, che si è affrettato ad assolverlo: o almeno, a porre il punto (insistito) sul fatto che la pena è stata ridotta e sono state smentite le “teorie” e i “teoremi” dei pentiti Gaspare Spatuzza e Nino Giuffrè, spazzando così ogni ombra della mafia dall’ambiente politico.

Ascoltatelo bene, fa davvero specie sentire come vengono sminuiti i sette anni confermati: il cambiamento di una pena è una notizia, ma la conferma dei contatti con cosa nostra avuti da un membro famoso ed importante del nostro Parlamento è di un ordine di grandezza diverso!

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Di seguito un po’ di collegamenti a vari quotidiani online, per confrontare come è stata “trattata” la notizia:

Articolo 416-bis del codice penale: Concorso in associazione di tipo mafioso

– Repubblica.it: Dell’Utri condannato a sette anni, riconosciuti i rapporti con cosa nostra

– Il Fatto Quotidiano: Dell’Utri: il giorno del giudizio

– Il Giornale: Mafia: pena ridotta a 7 anni a Dell’Utri, e lui: “Sentenza pilatesca, me l’aspettavo”

– Libero: Mafia, Dell’Utri condannato a sette anni

Sette anni, ne dimostra di più (di Marco Travaglio)

– Berlusconi che non parla in aula; Dell’Utri: “Fui io a dirgli di stare zitto” (di Davide Milosa)

– AgoràVox.it: Tg1 e Dell’Utri: “assoluzione” batte “concorso esterno”

“Morale: assoluzione” batte “concorso esterno”, in casa Minzolini. E per Mangano persino un buchetto: “il senatore definisce Vittorio Mangano un eroe”. Peccato che non ci spieghino chi sia, questo signore. E chi sia Marcello Dell’Utri.”

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