Leggevo fra alcuni commenti al blog di Beppe Grillo, l’idea di un lettore:
“Persona informata = persona libera“.
E ho pensato: non è vero! Una persona informata sa cosa è successo ma non è detto che sappia perché è successo. Una persona informata non è detto che sappia collegare le informazioni che ha, come nemmeno è detto che le sappia utilizzare.
Credo che purtroppo stiamo assistendo allo sviluppo di un genere di persona nuovo: tutti informatissimi e ricchi di canali da cui attingere informazione, ma non che sanno usare tutte queste notizie.
La condivisione è uno strumento di democrazia, ma quando diventa l’unico e isola la capacità di pensare e scontrarsi si trasforma e diventa l’opposto: l’ennesimo strumento di oppressione e limitazione sociale.
Purtroppo Internet ha permesso la degenerazione di un fenomeno già presente in precedenza: tutti sono allenatori della nazionale, tutti sono politici migliori di quelli esistenti (e qui un fondo di verità, me lo si conceda, c’è 😉 ), tutti sono in grado di fare informazione meglio dei giornalisti. E quindi tutti sono in grado di capire, analizzare e sfruttare un’informazione.
Tutto questo deriva da un fenomenale abbassamento della qualità delle figure professionali in Italia e dal fatto che Internet ha permesso a tutti di dire la loro, senza filtro. E se questo è bellissimo e molto importante da un lato, dall’altro crea le distorsioni che tu hai evidenziato.
Quindi??